viernes, 23 de abril de 2010

Torta umbra al testo





Per l'impasto:
300 g farina bianca
1 cucchiaino raso di sale
1 cucchiaino raso di zucchero
60 g pecorino di Norcia (o parmigiano)
1 busta di Lievito Pizzaiolo PANEANGELI
2 uova
2 cucchiai di latte
4 cucchiai di olio d'oliva
25-35 ml acqua

Per farcire:
6 salamine cotte alla griglia o
300 g prosciutto crudo di Norcia

Attrezzatura per la cottura:
1 "testo" (Ø 24 cm): apposita teglia in ghisa o in pietra utilizzata in Umbria per la cottura di questo impasto.
In alternativa si può utilizzare qualsiasi padella in ferro o in materiale antiaderente.

  • Setacciare la farina in una terrina, aggiungervi sale, zucchero, il formaggio grattugiato ed il lievito Pizzaiolo setacciato. Mescolare bene, quindi unire uova, latte, olio e un po' per volta l'acqua, amalgamando il tutto con una forchetta.
  • Lavorare velocemente l'impasto con le mani, finché diventa ben amalgamato.
  • Scaldare il testo sul fuoco o sul fornello a gas: il testo avrà raggiunto la giusta temperatura quando, versandovi un pizzico di farina, questa tosterà senza annerire.
  • Con il matterello stendere l'impasto in un disco del diametro di 23 cm circa, porlo sul testo, bucherellarlo con i rebbi di una forchetta e cuocerlo per 15-20 minuti circa a fuoco lento, girandolo ogni tanto.
  • Tagliare la "torta al testo" così preparata in sei spicchi, farcire ogni spicchio con una salamella cotta alla griglia (o con il prosciutto) e servire ancora calda.
Fuente: Paneangeli






Il Testo
:

Lo strumento per la cottura della torta al testo è il testo (teglia, teggia, panaro).
I legionari romani usavano impastare acqua e farina ottenendo delle sfoglie sottili che poi cuocevano su tegole di terracotta ( testum ).
La realizzazione di un testo era assai lunga ed iniziava con la preparazione nell'impasto composto prevalentemente da argilla rossa e marmo polverizzato impastati con acqua. L'impasto così realizzato, veniva posto su un piatto ruotante per essere sagomato in dischi di 50 / 70 centimetri di diametro. Si procedeva successivamente alla seccatura che, a secondo della stagione, poteva durare dalle due alle sette settimane. L'ultima fase era la cottura che durava da un minimo di 8 fino a un massimo di dodici ore. Una volta raffreddato si soleva valutare la qualità del testo percuotendolo con le dita (un buon testo doveva "suonare" come una campana ). Ai nostri giorni il Testo
può essere in cemento o in ferro, da usare sopra la brace oppure in lega metallica o ghisa per l'utilizzo sopra i fornelli a gas o elettrici


Fuente de imagen del "testo"y de texto Torta al testo

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